Il Castello di Praga tra arte e giardini

Il Castello di Praga tra arte e giardini

Buongiorno, cari ecoviaggiatori. Non scrivo da un po’ e nel frattempo molte novità sono arrivate nella mia via – quindi ho buone giustificazioni per l’assenza. Per farmi perdonare voglio regalarvi il ricordo del mio primo viaggio internazionale, ormai lontanissimo nel tempo ma sempre vivido. Forse la passione per i viaggi, la mia sindrome di wanderlust, è iniziata proprio lì, a Praga, in nove giorni di vagabondaggio che non potrò mai dimenticare. Come di consueto, il mio suggerimento andrà su un solo luogo “da non perdere”. Scelgo il Castello di Praga, una costruzione bellissima e complessa – oltre che molto grande – formata da palazzi ed edifici circondati da molte piccole stradine suggestive in cui vi consiglio vivamente di perdervi. I diversi edifici del castello valgono tutti una visita, ma di certo non si può perdere una puntata alla Cattedrale di San Vito, il simbolo di Praga. Uno degli angoli più suggestivi del complesso è il Vicolo d’oro, all’interno del recinto del castello. Qui si trovano le case colorate in cui un tempo stavano gli orefici boemi, oggi soppiantati da negozietti di artigianato locale. Sempre da segnare in agenda è l’antico Palazzo Reale, oggi molto diverso dal palazzo in legno del IX secolo. Lungo la vostra passeggiata – e avrete già capito che vi consiglio di passarci almeno mezza giornata – trovate la Basilica di San Giorgio, del 920, poi ampliata col Convento di San Giorgio nel 973. Qui oggi si trova la sede che accoglie la collezione d’arte boema del XIX secolo della Galleria Nazionale di Praga. In questo luogo ho visto per la prima volta un quadro di Pablo Picasso. Non ricordo se in mostra temporanea o permanente, ma ricordo di esserne rimasta colpita, commossa, turbata. Nello stesso complesso è possibile visitare la Torre Daliborka, famosa prigione della città che inizialmente accoglieva solo i membri della nobiltà. Poco distante anche la Torre Negra, prigione per i debitori – galeotti che usufruivano di molti privilegi – chiamata così a seguito dell’incendio che l’annerì. Il nome si contrappone a quello della Torre Bianca, antica prigione per i nobili. Infine, la Torre delle Polveri del XV secolo, parte della fortificazione del castello e affascinante laboratorio degli alchimisti del monarca Rodolfo II. L’area del Castello di Praga contiene ben sei giardini per noi “ecocentrici”, il Giardino reale, il Giardino sul terrazzo del maneggio barocco (giardini del Nord), Giardino del bastione (giardino occidentale), il Giardino del paradiso, il Giardino sui bastioni, il Giardino del cervo (giardino del Sud) e il Fossato del cervo. Qui potrete trovare anche comode aree di sosta e godervi la natura di Praga nei mesi prima dell’estate, lo stesso periodo in cui ci sono stata io. Programmate la vostra uscita con tranquillità, scegliendo una bella giornata di sole e, come sempre vi raccomando, senza alcuna fretta. Il viaggio è un tempo sacro.



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